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Zuppa di pinne di squalo
L’esperienza di Erica
Quet’estate sono stata in cina al matrimonio di una mia grandissima amica. Tra le varie portate della cena c’era la zuppa di pinne di squalo. Una specialità della cucina cinese, servita in genere in occasioni speciali come banchetti e feste nuziali. Inteso come alimento di lusso, questo piatto è considerato simbolo di salute e prestigio nella cultura cinese. Quando ho notato la presenza di questo piatto nel menù la mia impressione è stata al quanto sgradevole. L’ho assaggiata ma non mi è piaciuta per niente.”
Una prelibatezza controversa dalla Cina
La zuppa di pinne di squalo è uno dei piatti più ricercati nella cucina cinese, conosciuto sin dalla dinastia Ming. A causa della sua prelibatezza e particolarità, esso viene offerto durante i banchetti di importanti cerimonie o in ristoranti di lusso. Ma tanta fama è accompagnata da un triste, ovvio fenomeno: la caccia agli squali.
Si ritiene che le pinne di squalo nella medicina tradizionale cinese , abbiano grandi proprietà medicinali. Non ci sono però prove scientifiche che le pinne di squalo possano essere utilizzate per trattare qualsiasi condizione medica.
Come si prepara la zuppa di pinne di squalo?
Dopo la doverosa parentesi, quindi, vediamo come si prepara questo piatto. La pinna viene tagliata ed essiccata. Questa operazione avviene utilizzando a volte nel processo l’acqua ossigenata, perché garantisce un colore più invitante. La zuppa si prepara mettendo prima in ammollo in acqua bollente la pinna, per renderla più morbida, per circa due ore. L’acqua verrà cambiata tre o quattro volte. Successivamente viene preparato un brodo di pollo, con zenzero, porro funghi e bambù. Il brodo si insaporisce ulteriormente con salsa di soia, zucchero e sakè, nel quale vengono immerse le pinne tagliate a listarelle.
Che sapore ha?
Il sapore della zuppa deriva dal brodo, poiché le pinne stesse sono quasi insapore. Piuttosto che per il gusto, le pinne si usano per la loro consistenza “scattante, gelatinosa”. Questa zuppa è descritta come “gommosa, muscolosa, fibrosa”. Krista Mahr of Time l’ha definito “da qualche parte tra gommoso e croccante”.