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Oggi Chicchera vi racconta un grosso scivolone di Rossano Sasso, il nuovo sottosegretario all’Istruzione, che pensava di aver citato Dante, e invece…

L’Inferno di Rossano Sasso

La vicenda riguarda il nuovo sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, che pochi giorni prima di assumere questo ruolo aveva fatto un post, dove appunto credeva di citare Dante, ma in realtà era…Topolino! Come racconta infatti Repubblica:

Pochi giorni prima di essere nominato sottosegretario all’Istruzione nel governo guidato da Mario Draghi, il deputato barese della Lega Rossano Sasso ha pubblicato una sua foto sulla sua pagina Facebook, accompagnandola a una citazione di Dante Alighieri: “Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto”.

Il post non è più disponibile sul suo profilo, ma per fortuna gira sul web uno screenshot:

Uno figuraccia davvero poco adatta al suo nuovo ruolo! Però non usciamo totalmente dall’ambito culturale, perché appunto la citazione viene dal fumetto Topolino, precisamente dalla bellissima storia di più settant’anni fa, L’inferno di Topolino. Come ricorda appunto la Repubblica:

L’Inferno di Topolino”, si chiamava, era una serie di fumetti pubblicati fra il 1949 e il 1950 (con testo di Guido Martina e disegni di Angelo Bioletto) in cui Mickey Mouse personificava il poeta della Divina Commedia, con tanto di tonaca rossa.

Lo ricorda anche il tweet del fumettista Francesco Artibani, che ha mostrato la vignetta incriminata:

Come è successa questa confusione? Sempre secondo Repubblica

 In una tavola lo si vede leggere una stele in pietra, su cui è incisa proprio la frase che dopo più di mezzo secolo è stata magicamente ed erroneamente attribuita a Dante ed è finita infine nel frullatore del web, riconducibile – secondo alcuni siti – al Canto XV (dove, ovviamente, non ve n’è traccia).

L’opinione di Chiacchera

Rossano Sassi

Lo scivolone è veramente parodistico: poteva essere qualunque ministero, e invece…

Se vi interessa di più sulla questione dei 39 terribili sottosegretari, ne abbiamo parlato qui. Se volete approfondire meglio questa polemichetta vi consigliamo l’articolo di Repubblica, mentre se volete solo un colpo d’occhio vi basterà il più sintetico articolo di Affari Italiani.

Ne vedremo ancora delle belle…