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Nella storia sia sono susseguiti diversi scienziati e filosofi che hanno sfidato il mondo con i loro incredibili paradossi scientifici. Ecco i tre più incredibili.

Achille e la tartaruga

Fra i paradossi scientifici uno molto famoso è quello di Achille e la tartaruga. Ci siamo tutti chiesti: come può una stupida tartaruga battere l’uomo (al tempo) più veloce al mondo? La risposta ce la da il filosofo greco Zenone, vissuto nel V sec. a.C., che si cimentò in questo assurdo paradosso: Achille non raggiungerà mai la tartaruga, perché, nel tempo in cui percorrerà il tratto dal punto A al punto B, la tartaruga sarà già al punto C.

Com’è in realtà?
In realtà si tratta di un paradosso che si basa sulla (perdonabilissima) ignoranza di Zenone del concetto di velocità, che rende impossibile una situazione del genere.

Paradossi scientifici: Il diavoletto di Maxwell

Un paradosso che sfidò la seconda e inviolabile legge della termodinamica: un corpo più caldo può trasferire calore a un corpo più freddo, ma non viceversa senza apporto di energia.

James Maxwell, il grande fisico della termodinamica, immaginò un esperimento capace di mettere in crisi questo principio: in una scatola divisa in due c’è un gas la cui temperatura, da entrambe le parti, è uguale. Un diavoletto microscopico, non più grande di una molecola, ha la capacità di distinguere le singole molecole del gas e sarebbe capace di dividere quelle fredde da quelle calde, così da cambiare la temperatura.

Com’è in realtà? Per quanto questo paradosso abbia fatto impazzire gli scienziati per secoli, l’odierna scienza quantistica ha dimostrato che il diavoletto non potrebbe barare in questo modo.

La seconda legge della termodinamica è salva!

Il paradosso del nonno

Tutti noi vogliamo bene ai nostri nonni e nessuno mai si sognerebbe di ucciderli! Eppure è proprio questo il punto centrale del cosiddetto paradosso del nonno, su cui si basano molte trame di film di fantascienza, fra cui il recente Tenet di Nolan. Un presunto viaggiatore nel tempo tornerebbe nel passato per uccidere il proprio nonno ma, in questo modo, vanificherebbe la sua stessa nascita.

Com’è in realtà? Secondo Stephen Hawking non si può viaggiare nel passato, ma solo nel futuro: il paradosso è impossibile a priori. Inoltre, anche se si riuscisse effettivamente a viaggiare nel passato, comunque sarebbe più probabile creare una linea temporale alternativa, come in Ritorno al futuro.