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Un’altra accusa di molestie e abusi nei confronti del cantautore Marilyn Manson: l’attrice Esmè Bianco, nota per aver interpretato Ros nella serie Il Trono di Spade, l’ha accusato di violenza psicologica quando erano fidanzati nel 2011.

La vicenda fino a qui

La prima ad aver puntato il dito contro Marilyn Manson era stata Evan Rachel Wood, particolarmente nota per la recente serie Westworld, che aveva avuto una relazione con il cantante fra il 2007 e il 2010. L’attrice ha svelato che Manson avrebbe abusato di lei quando era ancora una ragazzina, dichiarando tramite i social

Il nome del mio molestatore è Brian Warner, meglio conosciuto come Marilyn Manson. Mi ha adescata quando ero un’adolescente e ha mostruosamente abusato di me per anni. Mi ha fatto il lavaggio del cervello, mi ha manipolata per sottomettermi a lui. Sono stufa di vivere nel timore di ricatto e rappresaglia. Sono qui per accusare quest’uomo pericoloso e l’industria l’ha sempre protetto, prima che possa rovinare altre vite. Sono dalla parte delle vittime che non vogliono più restare in silenzio.

A seguito di questa accusa, Manson era stato scaricato prima dalla sua casa discografica, poi dal suo stesso manager. La seconda accusa era venuta da parte dell’attore Corey Feldman, che ha accusato il cantante di abusi psicologici per decenni.

Proprio la scorsa domenica Fedelman ha postato su Instagram una sua foto con Manson scrivendo:

La notte in cui Marylin Manson ha cercato di abusare di me e di usarmi come il suo giocattolo, manipolandomi perché assumessi cocaina con lui, interrompendo i miei 5 anni di sobrietà

Le accuse di Esmè Bianco

Arrivano proprio nelle ultime ore le accuse di Esmè Bianco: l’attrice aveva conosciuto per la prima volta Manson nel 2009, in occasione della produzione di un video e due anni dopo avrebbe cominciato una relazione con il cantante, una volta che questo avrebbe divorziato dalla moglie.

Nel 2011 Bianco era tornata negli Stati Uniti per girare Phantasmagoria, il film di Manson ispirato alle opere di Lewis Carrol, e il suo visto era direttamente collegato al progetto: per questo l’attrice aveva paura che Manson minacciasse di cancellarlo.

Gli abusi si erano particolarmente concretizzati quando nello stesso anno Bianco aveva girato alcune scena per la serie Game of thrones, nel ruolo della prostituta Ros. Manson avrebbe utilizzato quelle scene per umiliarla davanti chiunque andasse a trovarli nell’appartamento in cui convivevano.

Ancora, l’attrice racconta, similmente alle altre vittime, di come Manson fosse dispotico, dicesse alle donne che frequentava come voleva che si vestissero, quando dormire, cosa mangiare. Infatti spiega:

In sostanza ero una prigioniera. Apparivo e scomparivo a suo piacimento. Controllava anche le persone con cui potevo parlare. Chiamavo la mia famiglia nascosta nell’armadio

Il punto di rottura era arrivato quando Manson l’aveva inseguita con un’ascia, incidente confermato dal suo assistente. Nonostante siano passati deici anni, l’attrice vive ancora una sindrome post-traumatica.

Probabilmente adesso molte altre vittime si uniranno alla schiera che sta cominciando ad affollarsi, riuscendo finalmente a far sentire la propria voce.