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Il dottor Feuci ci racconta che cos’è la toxoplasmosi e come prevenirla. Questo è un argomento molto importante poco discusso, del quale non tutti ne sono a conoscenza.

Come riporta my-personaltrainer.it, la toxoplasmosi è una malattia parassitaria causata dal Toxoplasma gondii. Negli esseri umani adulti, di solito, queste infezioni non causano sintomi particolari; talvolta si può manifestare una lieve malattia simil-influenzale, caratterizzata da dolori muscolari e linfoadenopatia, che dura all’incirca 2-8 settimane (molto raramente, compaiono compromissioni degli occhi).

Nelle persone immunodepresse, potrebbero verificarsi sintomi molto gravi:

  • le convulsioni 
  • difficoltà di coordinazione

Nelle donne in gravidanza, invece:

Il dottor Feuci riporta un’articolo di my-personaltrainer.it, in cui si evidenzia il processo di riproduzione del parassita:

Il parassita si riproduce solo nei gatti; tuttavia, può infettare la maggior parte degli animali a sangue caldo, ragion per cui le sue cisti possono essere trovate in varie carni eduli.
La diagnosi avviene per analisi del sangue (riferita agli anticorpi) oppure, nella donna gravida, verificando la presenza di DNA parassitario nel liquido amniotico. Nelle persone sane, di solito, non è necessaria alcuna cura; durante la gravidanza invece, possono essere utilizzati dei farmaci come spiramicina o pirimetamina/sulfadiazina ed acido folinico.
Metà della popolazione mondiale (più nei paesi in via di sviluppo) è infettata dal Toxoplasma gondii e non mostra alcun sintomo; purtroppo, ogni anno vengono diagnosticati 200.000 casi di toxoplasmosi congenita.

Come si sviluppa il contagio?

Lo spiega my-personaltrainer.it :

  • Mangiando cibo crudo o poco cotto, contaminato dalle cisti del Toxoplasma gondii (oppure latte crudo contenente tachizoiti);
  • Per esposizione orale alle feci di gatti infetti.
  • Dalla madre infetta al figlio durante la gravidanza.
  • Per trapianto di organi o emotrasfusioni da donatori sieropositivi per toxoplasma.

Le prime due sono modalità di contagio di tipo alimentare ed oro-fecale, che avvengono principalmente nelle seguenti circostanze:

  • L’ingestione di carne cruda o cotta in maniera insufficiente. Non a caso, la prevalenza delle infezioni riguarda i paesi nei quali si è soliti consumare la carne non sottoposta a trattamento termico (o poco cotta).
    Le cisti tissutali possono essere ingerite anche portandosi le mani alla bocca durante la lavorazione del prodotto od usando coltelli, vari utensili e taglieri contaminati.
  • L’ingestione di frutta o verdura non lavate, che sono entrate in contatto con il suolo contaminato da feci di gatti infetti (ad esempio, i prodotti del proprio orto).
  • L’ingestione di residui fecali di gatto contaminato attraverso la trasmissione mano-bocca (per esempio, consumando uno spuntino durante il giardinaggio o dopo la pulizia della lettiera o dopo aver toccato della sabbia sulla quale un gatto ha precedentemente defecato).

L’opinione di Feuci

Fin da piccoli ci insegnano a lavare la frutta e la verdura prima di mangiarla.

Inoltre è bene ed importante specificare che l’eventuale presenza di un gatto domestico non aumenta il rischio di contrarre la malattia. Se l’animale è appunto domestico, aumentano le possibilità di contatto ma diminuiscono le probabilità che il gatto possa ammalarsi.